32°Leoncino d’oro

on 2 Maggio 2017 Club dei Giovani, Comunicati stampa and Tag: with 0 comments

Nicolò Ballarin e Lorenza Perini si aggiudicano il 32° Leoncino d’oro

disputato sabato 29 e domenica 30 aprile

Bella prova dei giocatori di casa!

Quest’anno il Leoncino d’oro vola in casa!

Dopo due giorni bellissimi all’insegna del bel tempo e del sano agonismo, i giocatori veneziani hanno dato prova di abilità tattica e lucidità per aggiudicarsi il prestigioso trofeo e vedere il proprio nome inciso in Club House.

Nicolò Ballarin per la categoria maschile e Lorenza Perini per la categoria femminile dominano in casa, recuperando entrambi dalla 2a posizione del primo giro.

Ballarin ha giocato all’attacco realizzando domenica ben quattro birdies nel giro su Marco Quintarelli portandosi in parità dopo le prime 9 buche, e grazie ad altri 2 birdies sulle seconde ha potuto chiudere in par lordo sul campo, a due colpi dall’avversario.

La Perini, girando più 1 dopo le prime 9 e visto l’ampio margine sulle due avversarie Giulia Bellini e Ludovica Gavioli, ha giocato conservativa per portare a casa l’ambito Leoncino, chiudendo con 6 colpi di vantaggio sulla giocatrice di Tolcinasco, mentre la padovana si è aggiudicata il 1° Pulcine. Invece 1a Cadette Maria Vittoria Sari di Monticello, 1a Baby Chiara Guglielmin di Cà Amata.

A rendere ancora più consistente il successo per il Circolo degli Alberoni, il 3° posto di Giacomo Dorigo e il Challenge Memorial Renzo Trentin di squadra vinto con ampio margine.

Ulteriore motivo di soddisfazione per il coach Gabriele Heinrich, il fatto che per la prima volta nella storia del Circolo due giocatori di casa si siano aggiudicati il trofeo lo stesso anno in entrambe le categorie.

Molto soddisfatto alla premiazione il Presidente Stefano Biondi, affiancato dai Consiglieri Francesco Lo Bue e Alessandro Scarpa, che hanno ribadito l’importanza dell’attività agonistica under 18, in presenza di Daniele Martinis responsabile Attività Giovanile del Veneto e di Leida Trentin che ha consegnato il piatto d’argento ai veneziani.

Il resto dei risultati: 1° Cadetti Riccardo Piaser di Villa Condulmer, mentre il 1° Pulcini Enrico De Luca della Montecchia, 1° Baby Luca Pederzolli Altogarda.

Sono passati trent’anni da quando fu proposto come alternativa “under” al celeberrimo Leone di San Marco: allora si contavano sulle dita di una mano i Trofei Giovanili! Nonostante ciò il Leoncino oggi continua a dispiegare le sue ali sempre con notevole orgoglio e fierezza!

Come ci spiega Mario Leardini mentore ed ideatore del Trofeo insieme all’amico Renzo Trentin, “tutto nacque dal fatto che all’epoca i nostri ragazzi vincevano tutte le gare del Circolo, e i soci erano esasperati. Così pensai di proporre una “Gara Giovanile Riservata” agli under 18 sui 2 giorni: era il 1986. L’anno successivo la trasformammo in Trofeo, e grazie all’intervento di Renzo, al suo prestigio professionale e al suo battente lavoro di reclàme, vennero coinvolti i maestri di tutta Italia, che portarono a Venezia i loro migliori talenti. La pensammo con la data fissa del 1 maggio; era davvero un evento speciale. Divenne ben presto uno dei più importanti appuntamenti del Triveneto e anche oggi che ormai tutti i Circoli propongono i loro Trofei Giovanili Federali, il Leoncino ha sempre un fascino che lo rende diverso dagli altri”.

Motivo d’orgoglio per l’ideatore, il fatto che almeno una volta tutti i giocatori che militano oggi nel Tour vi abbiano partecipato. Basti citare Massimo Scarpa e Matteo Manassero che lo hanno vinto rispettivamente nel 1987 e nel 2006 e il loro nome campeggia in Club House.

Dal 1986 il Leoncino d’Oro si propone come gara riservata agli under 18 ed è ormai divenuta vetrina delle migliori promesse del golf italiano. Si svolge sulle 36 buche ed è valida anche per i Ranking Nazionali e l’Ordine di Merito.

Gara dunque di successo che vanta tra l’altro un “Albo d’oro” di tutto rispetto per il Circolo veneziano. Negli anni ha avuto tra i suoi vincitori, quali giocatori di casa, appunto, un giovanissimo Massimo Scarpa nell’edizione 1987, Tobia Manoni nel ’88, Alessandro Malgara nell’89, Nicolò Quintarelli nel 2007; tra le ragazze, Katia Trentin nel 1991, fino ai più recenti successi nel nome di Marianna Causin nel 2004-2005-2006 ora professionista, e nel 2007 di Laura Sedda, impegnata oggi nel LET e che da sempre si allena a Venezia.

A rendere ancora più speciale questa manifestazione golfistica è stata l’istituzione in ricordo di Renzo Trentin, del “Challenge a Squadre” che vede scelti i 3 migliori risultati di Circolo, 2 maschili e 1 femminile.

Ideatore due anni fa dell’iniziativa Mario Leardini proprio perché la scomparsa di Renzo avvenne improvvisa a ridosso della manifestazione: “Mi era venuto dal cuore; ci tenevo che rispecchiasse la simbiosi tra il mio caro amico e la competizione. Così pensai ad un piatto d’argento a lui intitolato “Circolo Golf Venezia – Challenge Leoncino d’Oro – Memorial Renzo Trentin” che vedrà ogni anno inciso il nome della squadra vincitrice: un ricordo dovuto ad un Maestro che ha vissuto per il Golf e che a Venezia ha dato tanto”.

Il primo anno se lo aggiudicò il Circolo romano dell’Olgiata, lo scorso anno Venezia, quest’anno di nuovo Venezia, dove a lungo lavorò Renzo.

Il prestigio del Trofeo, pur schiacciato da un calendario gare sempre più fitto e proibitivo, è stato evidenziato comunque anche quest’anno dalla buona partecipazione degli iscritti, sia nel maschile che nel femminile, confermandosi dunque come uno degli appuntamenti più sentiti tra i circuiti degli “under”, anche per l’ottimo livello tecnico del campo veneziano, sul quale tutti i giocatori si cimentano volentieri.

Folta la rappresentanza veneta, dai circoli di Villa Condulmer, Padova, Montecchia, Cà Amata, Asiago, Asolo, Verona, Gardagolf, ma molti giocatori anche da Castelconturbia, Torino, Monticello, Bogogno, Acaya,Tolcinasco, Ugolino, Olgiata.

Il campo veneziano, in questo periodo in piena esplosione e fioritura, è stato preparato al meglio nonostante le piogge degli ultimi giorni, e si è offerto con tutte le sue caratteristiche tra il link e il parkland, e le difficoltà tecniche che lo rendono da anni tra i più prestigiosi e competitivi d’Italia, delicato e mai da sottovalutare.

(Michela Luce)

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