Coppa Luciano Vistosi

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Coppa Luciano Vistosi

25 maggio 2014

 

E’ sempre una festa la gara dedicata a Luciano Vistosi, artista del vetro, amato a Venezia, ma noto in tutto il mondo per la sua geniale creatività. Quest’anno particolarmente, vista la partecipazione di 123 giocatori che si sono presentati al tee di partenza per ricordarlo affettuosamente sfidandosi sul campo da gioco.

A quattro anni dalla scomparsa la moglie Adriana e la figlia Alessandra hanno riunito gli amici del golf dedicandogli una gara che è diventata ormai un appuntamento tra i più sentiti al Circolo Golf Venezia.

Dalle 7.30 alle 13.20 in una giornata dal tempo splendido appena ventilato, tutti in campo per ricordare l’amico, il compagno di gioco e di sfide, sempre agguerrito quando si trattava di realizzare meno colpi possibili per imbucare, e pronto a mettere in palio le immancabili scatole di palline per dare più sale alla competizione, quando si cimentava coi compagni più fedeli, sempre comunque con tono simpaticamente ludico.

Grande sportivo, mancino, altrettanto appassionato di tennis e pilastro del Tennis Club Venezia, da ragazzo, competitivo e tenace, ha partecipato negli anni 50-60 a tornei in giro per l’Italia con gli “amici di racchetta” finché non ha scoperto l’amore per il golf, al quale si è dedicato con la stessa indomita passione fino agli ultimi giorni con entusiasmo, andando al tee della 1 pronto a sentire l’ebrezza del volo della pallina e girando col suo inseparabile cart negli ultimi tempi; quasi ogni domenica in gara, e durante gli altri giorni della settimana in sfida coi compagni, Paolo, Sandro, Giorgio, Gino, Mario, tutti presenti anche quest’anno alla sua gara.

 

Ma Luciano non era solo sport.

E’ stato un genio del vetro: aveva con la materia un rapporto tutto particolare. Non era tanto e solo l’oggetto soffiato e impalpabile, quanto sculture molate, da toccare e guardare a tuttotondo in un gioco di trasparenze che riproponevano i colori equorei della laguna, con quell’azzurro-verde, cifra a lui evidentemente riconducibile.

Muranese doc classe 1931, entra giovanissimo nell’azienda del padre, e alla sua morte, nel 1952 insieme allo zio Oreste e al fratello Gino fonda una nuova vetreria specializzata nel vetro di design, e nel campo dell’illuminazione.

Nel 1980, ceduta l’azienda, Luciano prosegue individualmente la sua attività, internazionalmente sempre più di successo. Espone in Brasile, Germania, Giappone, Stati Uniti; partecipa alla Biennale nel 1986 in una sezione dedicata alle “Sculture all’aperto”.

Immancabilmente invitato agli eventi cultural-mondani, presenziava con grande interesse alle inaugurazioni in città, e chiacchierare con lui d’arte era sempre un piacere.

Tra le sue molteplici creazioni, le proposte più intriganti restano i progetti per il ponte in vetro; da quello dell’Accademia, un arco esile e trasparente del colore della laguna che doveva collegare le due rive del Canal Grande, a quello più piccolo ma altrettanto elegante di 35 metri, illuminato a fibre ottiche in campo dell’Arsenale, un tempo cuore pulsante della Repubblica.

Si era mosso per l’occasione anche il magnate americano James Sherwood, pronto a finanziare l’impresa che lo avrebbe reso famoso nel mondo.

“La solidità del vetro è nota – mi ha raccontato un giorno Luciano quando ebbi il piacere di intervistarlo nel suo studio di Murano – Si tratta di una materiale straordinario che consente di essere sfruttato anche per sostenere grossi pesi. Venezia, del resto, merita di essere proiettata nel futuro di fronte al mondo anche quale città produttiva capace di reinventarsi creativamente”.

Scorrere con lo sguardo davanti ai suoi modelli e pensarli in grandi dimensioni, città immaginarie realizzate in vetro, grattacieli trasparenti, fabbriche attraversate da riflessi di luce, realtà possibili che avrebbero potuto far parte del presente offrendone una risposta esteticamente attuale.

Peccato che la città e i suoi governati non lo abbiano saputo cogliere mentre Luciano era in vita. Contiamo nel futuro!

 

Ma venendo alla gara, vincitore in 1a cat. Paolo Pettinelli (71), 1° lordo Arturo Bastianello (77), 2° Attilio Marchesini (71 Conero), 3° Stefano Biondi (73) in 2a vincitore Maurizio Vianello (39), 2° Stefano Grassi (37), 3° Paolo Paniz (36 Padova), in 3a vincitore Giancarlo Ballarin (43), 2a Maria Grazia Ardizzone (40), 3° Aldo Pomarici (38). Categoria juniores, vincitore Riccardo Rizzo (38), 1° lordo Niccolò Ballarin (35). La premiazione, che si è svolta come una festa, ha visto premiati generosamente i molti partecipanti, e non poteva che chiudersi con delle coppe che del maestro sono il riflesso perfetto; splendidi vasi di Murano a “fazzoletto” consegnati ai vincitori dalla figlia Alessandra. Apprezzatissimi da tutti, perché ricordo speciale dell’amico Luciano

A fine gara, un ricco buffet affollato di parenti, collaboratori e giocatori, ha chiuso una bella domenica di maggio nel nome di Luciano Vistosi.

 

Michela Luce

 

 

 

 

Venezia, 27 maggio 2014